Passeggiata dei pescatori

Ora di pranzo di martedì, ho lasciato le rive del Fersina, deluso per non aver fotografato il Merlo acquaiolo, e mi sono diretto verso il lago di Levico, nell'intento di avvistare qualche anatride interessante cercando di evitare di farmi ingannare da qualche incrocio domestico rinselvatichito come successo sul lago di Caldonazzo.
La giornata è tersa e limpida ma tira un vento dell'accidente. Ora fa decisamente freddo!!!
Inizialmente avevo pianificato una visita al canneto ma, con mia sorpresa, scopro che a mezzogiorno il canneto è già completamente in ombra... non vale la pena perder tempo a scendere lungo il lago, la luce non è sufficiente per fare fotografie così punto direttamente all'altra sponda.
Mi incammino così lungo la passeggiata dei pescatori.



L'inizio non è molto promettente: tanto vento e prima parte del lago, quella più a nord, già in ombra.
Poi inizia il festival dei soliti uccelli tipici dei nostri laghi quali folaghe e germani reali.
La foto delle folaghe rende bene la difficoltà nel procede di questi piccoli animali spinti indietro rispeto alla direzione scelta dalle increspature dell'acqua causate dalle raffiche di vento.


I germani reali riposano al sole, sono in quantità davvero elevata: grandi gruppi da più di quindici esemplari stanno ammassati negli anfratti e nelle piccole baie del lago ma, a differenza dell'altra volta, sono molto diffidenti: ad ogni passante si destano e lasciano velocemente la riva per guadagnare il largo.


Bisogna fare un po' d'attenzione ed allenare l'occhio per accorgerci che, all'incirca a metà lago, il gruppo che si staglia all'orizzonte tra gli arabeschi disegnati dai riflessi del sole sull'acqua non è formato da soli germani reali: mescolati tra di loro vi sono infatti anche un nutrito numero di moriglioni... ad occhio, cercando di evitare i doppioni, sono comunque in un numero superiore alla decina i maschi presenti.


e non è finita: in questo minestrone di volatili acquatici composto da moriglioni, germani reali e folaghe con qualche spruzzata di svassi maggiori... fa capolino anche una moretta. Che cosa volere di più? Chiedere un sole un po' meno intenso (e con un'angolatura favorevole) e la possibilità di ridurre ulteriormente la distanza  dai soggetti sarebbe chiedere troppo ad una giornata molto positiva!


Ma ecco una guastafeste... chi è? un'anatra muta incrociata con un'oca?
Non lo so, fatto sta che questo esemplare ha proprio deciso di farmi fare un'altra figuraccia mostrando a tutti le mie terribili lacune in fatto di identificazione perché mi punta. Sì, mi viene direttamente incontro, barcollando un po' e con un'espressione triste che sembra quasi chiedere aiuto.... ma si sa, siamo noi che proiettiamo empatie e pensieri sugli animali....



Quest'oca infatti (permettetemi di chiamarla così sino a quando qualcuno più esperto non verrà, ben gradito ospite, a correggermi) dopo essersi avvicinata, mi ha sorpassato e se ne è andata per la sua strada.
Le piume arruffate dell'animale sono una bella immagine che descrive più di mille parole l'intensità del vento che soffiava quel pomeriggio.

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