Fuoristrada

Passione, divertimento, tecnica e tecnologia ma... ha un senso?
Qui vorrei dirvi ciò che penso io dopo alcuni giri con amici fuoristradisti:
1- se si usa in fuoristrada ricordatevi sempre che la carrozzeria riceverà dei bei danni, decidete quindi se o quando farli riparare.
2- ve la sentite di danneggiare la carrozzeria di una fuoristrada nuova da 30 - 40 keuro? beati voi.... a me verrebbe male solo a pensarci!
3- per divertirsi i cavalli in fuoristrada sono inutili, le ridotte sono indispensabili.
Detto questo dunque credo non comprerò mai un fuoristrada perché semplicemente non ho i soldi per mantenere due macchine e se col fuoristrada ci si fa del fuoristrada, è meglio spendere i pochi soldi di una uaz o di una lada piuttosto che avere il cuore che piange per i graffi riportati sulle fiancate di una fantastica discovery o altro mezzo analogo. Ma con una uaz o una lada non ci si imbarca di certo in un viaggo da 200 km di autostrada, si arriverebbe sfasciati (ormai siamo troppo comodi, come fare a meno del clima e di sospensioni che filtrino bene le asperità delle nostre strada in genere sempre tenute peggio di quel che ci si aspetterebbe?)
La mia passione per il fuoristrada mi sembra sempre più un circolo vizioso, è un po' come il paradosso della botte piena e della moglie ubriaca.
Altra nota: dalle mie parti (trentino), ma credo in genere in molte altre parti della nostra Italia, la gran parte delle "fuoristrade" (ossia mulattiere, strade solo semipreparate, sterrati,...) sono patrimonio del corpo forestale o comunque, in genere, sono bloccate da divieti (nei migliori dei casi aggirabili dopo specifica richiesta di permesso al comune competente). I pochi liberi sono così stretti che la maggior parte delle fuoristrada oggi in commercio avrebbero grosse difficoltà a passare...
Ed allora che fare??? al momento rimango indeciso e vado a scrocco di amici fuoristradisti :P

Commenti

  1. Sono d'accordo con la tua analisi dei fatti.
    Penso che la pratica del fuoristrada (quello vero) sia, come moltissime altre attività, riservato ad appassionati piuttosto facoltosi.
    Se uno non ha grosse pretese, però, è possibile trovare dei compromessi.
    Se la pratica del fuoristrada è un mezzo per stare immersi nella natura, per fare una gita fuori dal comune, raggiungere più facilmente luoghi incontaminati, non c'è bisogno di percorrere mulattiere impossibili o fare trial tra le rocce.
    Un fuoristradista puro storcerà il naso (giustamente), ma io considero il fuoristrada anche come ottimo punto di partenza e base d'appoggio per escursioni a piedi o in mountainbike.

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  2. Sono daccordo con il tuo commento, resta però il problema di trovare strade semipreparate aperte all'uso degli utenti "normali". Ho letto ad esempio che il Piemonte si sta muovendo in questa direzione con percorsi aperti solamente a mezzi 4x4, anche privati.
    Se tu, o chiunque altro, ha dei percorsi da segnalare, ben vengano!!! Nel mio circondario, una volta lasciato l'asfalto, vedo solo divieti su divieti con eccezione per le forze della forestale e per i proprietari di eventuali terrenti con accesso dalla strada sterrata. Questo è deprimente per chi appunto vorrebbe portarsi in quota con il fuorsitrada e partire poi per un'escursione.

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