Isola della Cona: uccelli acquatici

All'isola della Cona, in inverno, ci si va essenzialmente per le oche svernanti e migratrici.. oche... oche... oche, in quantità inimmaginabili! E' decisamente un paradiso per gli amanti dei censimenti e del cannocchiale: le distanze infatti non sono comunque mai semplici per la fotografia al punto che spesso, tra luce e posizione, diventa difficile distinguere le diverse oche presenti. Sicuramente lombardelle e oche selvatiche la fanno da padrone ma, nella giornata di lunedì (20 febbraio) se ne sono contate un totale di 1400 circa... come escludere qualche presenza diversa all'interno di queste nuvole grige?
Per fortuna, per forme e dimensioni, sono ben più facili da distinguere le, relativamente poche, volpoche, ne ho contate una 15ina in tutto, nella grande zona d'acqua a sud del percorso attrezzato, quella ben visibile dal capanno d'osservazione su più piani. Purtroppo non hanno mai voluto saperne di avvicinarsi e, complice la posizione che le metteva sempre rigorosamente controluce... ci siamo capiti... niente foto alle volpoche!


Ecco l'arrivo di uno stormo di lombardelle (si nota benissimo la zona bianca alla base del becco)!!!


Sempre nella mattinata soleggiatissima di lunedì un gran fracasso ha annunciato il passaggio di alcuni stormi di gru, 400 esemplari circa stando alle stime fatte dai diversi osservatori presenti. Il verso "gruu gruu" (da cui il nome onomatopeico della specie) è davvero penetrante e, mi sia concesso, sgradevole, ma è interessante sentirlo. E' difficile capirne la direzione, è talmente elevato in volume da farti credere che le gru siano lì, appollaiate sugli alberi attorno a te, mentre magari stanno volando ad una 50ina di metri sopra la testa, quasi difficili da scorgere nel blu del cielo limpido d'inverno.

Nelle acque esterne alla riserva si muovono i grandi volatili, quelli che difficilmente entrano nella zona paludosa d'acqua bassa del ripristino, essenzialmente cormorani, cigni reali e aironi bianchi.









Il più piccolo marangone dal ciuffo invece si muove agile nelle acque della riserva, si scalda volentieri al sole lasciandosi ammirare ma rimanendo sempre comunque molto guardingo.




Di anatidi ho potuto osservare un numero relativamente esiguo di morette rispetto ad un numero ben più consistente di mestoloni (la prima volta che li ho visti dal vero, li immaginavo molto più simili ai germani reali come colori mentre, dal vivo posso tranquillamente dire che è impossibile confondere tra loro le due specie) ed un numero infinito di alzavole... se penso a quanta eccitazione comporta il localizzare un'alzavola in migrazione sui nostri laghi, vederne lì, così tante, tutte assieme... behh,. mi ha fatto una certa impressione!

Ecco un'esemplare maschio ripreso in una mattina di luce grigia e diffusa.

Maschio e femmina, con la femmina in secondo piano ripresi nello stesso luogo.

Femmina, con machio sfocato sullo sfondo, ripresi in controluce.

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